La gatta

Io e la letteratura giapponese

Nella mia piccolissima esperienza con questo mondo nipponico i libri si sono distinti in due categorie nette: da una parte quelle pagine che mi lasciano stordita come sotto l’effetto di un incantesimo e mi permettono di vedere tutto magico e fantastico, dall’altra parte uno schianto nella realtà di un luogo terreno fatto di concretezza. I primi scrittori sono rappresentati da Banana Yoshimoto, donna che potrebbe scrivere qualunque cosa e per me sarà sempre bellissimo. Con niente mi dona pace e serenità, anche parlando di morte e situazioni di disagio. L’altra categoria, paradossalmente, è capitanata da Murakami Haruki, scrittore di cui faccio fatica a scrivere.

Questa è una distinzione tutta mia, non ci sono regole o basi scientifiche e studiate. Nasce dalle mie sensazioni durante lo scorrere delle parole. Nella categoria magica e incantevole rientra il libro di oggi con una delicatezza che mi ha sorpresa. Leggi e scoprirai.

La gatta di Tanizaki Jun’ichirô

La storia, ambientata in Giappone, parte con una donna che contatta la moglie del suo ormai ex marito per riavere la gatta che vive con la nuova coppia. Durante lo scorrere di alcuni giorni scopriamo la vita e personalità di quattro personaggi intrecciati dalla presenza di questo animale.

Degli esseri umani non se ne salva uno. Ognuno ha i suoi interessi da portare avanti sottobanco. Mentre la gatta è una creatura che intenerisce molto alla fine. Non ho mai avuto un gatto, dunque le mie emozioni nei confronti di Lily sono strettamente legate alla descrizione del libro. Inizialmente si parla della perfidia e quasi crudeltà di cui è capace, ma a conoscerne la storia le si giustifica quasi tutto.

Tanizaki si insinua nei tuoi pensieri, dice poco per farti nascere un’opinione che poi cambierà nel passare delle pagine. Mentre leggevo non ero convinta del mio coinvolgimento  e quand’ho concluso il libro ero insoddisfatta e stranita. Oggettivamente non c’è qualcosa che mi ha colpito e nulla mi ha fatto pensare bello o mi è piaciuto. Ma con lo scorrere del tempo la distanza ha plasmato i miei sentimenti. Con zampette morbide e silenziose questa storia ha trovato un posticino caldo nella mia mente e senza capire perché mi piace.

Ecco l’incantesimo!

Dati del libro:
Edizione: Tascabili Bompiani
Mi hanno spiegato che è buona cosa ricordare che se si leggono alcuni libri è sopratutto merito di chi ce li rende comprensibili, dunque è bene ricordare anche chi li ha tradotti.
Traduttore:  Atsuko Ricca Suga
Titolo originale: Neko to Shōzō to futari no onna
Progetto grafico: Polystudio

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